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La fugassa veneta: una dolce tradizione pasquale

Un dolce morbido e casalingo che un tempo era dedicato alle future spose.
Scheda successiva

La focaccia – fugassa in dialetto – veneta è un pane pasquale lievitato molto simile alla più classica colomba. In origine era un dolce dei poveri proprio per i suoi ingredienti semplicissimi: all’impasto del pane venivano aggiunte uova, burro e zucchero e poi veniva cotto in un forno a legna. Sembra che sia stato un fornaio trevigiano a raffinare poi la ricetta con l’aggiunta di aromi e la glassa di zucchero, per regalarla ai propri clienti in occasione delle feste di Pasqua. E’ proprio qui che entra in gioco il segreto della sua sofficità: le diverse lievitazioni che variano da tre a quattro, a seconda delle città. A ciascuna la sua tradizione, infatti esistono differenti varianti anche su questi pochi ingredienti, per esempio l’aggiunta del marsala al posto della scorza di agrumi ma anche dello spumadoro, un aroma agrumato molto usato in Veneto, basato su una ricetta del 1940.

Ma la sua storia ha anche un lato più romantico. Infatti, una volta veniva preparata anche in occasione di un fidanzamento. La famiglia del futuro sposo la cucinava per la futura sposa e, all’interno, veniva nascosto il tanto atteso anello.

Per accompagnare la fugassa si può scegliere tra i vini del territorio che offrono un bouquet particolarmente adatto a questo dolce: un classico calice di Prosecco Superiore di Cartizze, un Recioto di Soave o un Moscato Fior d’Arancio dei Colli Euganei.

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