fbpx
Larderello

La storia della geotermia al Museo di Larderello

La storia di Larderello è unica al mondo, legata a un fenomeno naturale che ha proiettato la Val di Cecina verso un futuro totalmente sostenibile.
Scheda successiva

Larderello è un piccola frazione nel comune di Pomarance, famosa per il suo stretto legame con l’energia geotermica.

Il paese sorge in quella che chiamano la “Valle del Diavolo”,  interessata da fenomeni boraciferi naturali come geysers e fumarole. Già nel 270 a.C., lo scrittore greco Licofrone racconta dell’esistenza di acque calde dalle proprietà medicamentose in Etruria ed è probabile che Dante Alighieri abbia immaginato l’Inferno dopo aver visitato questi luoghi.
Fu però intorno al 1827 che l’industriale livornese di origine francese François Jacques de Larderel perfezionò la tecnica di estrazione dell’acido borico proprio dai fanghi dei cosiddetti “lagoni” per impiegarlo nella produzione di energia. Larderello divenne così uno dei primi esempi di villaggio industriale in Italia, armonicamente inserito nel contesto paesaggistico, attraverso un’urbanistica dalle forti connotazioni sociali e culturali. Oggi ci sono oltre 30 centrali in funzione e innumerevoli sentieri e parchi che permettono ai turisti di godere delle sorprendenti caratteristiche del territorio geotermico.
Al palazzo de Larderel si può visitare gratuitamente il Museo della Geotermia, inaugurato nel 1956 e poi ripensato da Enel Green Power nel 2013 in chiave totalmente moderna, sottolineando il grande impatto che può avere questa fonte energetica rinnovabile nel presente e più che mai nel futuro. All’interno il percorso museale si snoda in dieci stanze che conducono i visitatori in un interessante viaggio alla scoperta della geotermia, dall’età etrusca fino alle ultime moderne tecnologie di estrazione.

Una storia unica al mondo che rende la Val di Cecina un punto di riferimento per la cultura ecosostenibile e l’energia da fonti rinnovabili, una dimostrazione di come l’uomo possa convivere pacificamente con la natura, sviluppando un’economia rispettosa del valore e della specificità del territorio.

Taste more
Share your experience

#bikeandtaste