Il Monte Grappa è un massiccio prealpino calcareo che si erge tra le provincie di Treviso, Vicenza e Belluno. La cima è un vero e proprio balcone naturale che si affaccia sulla pianura veneta, un paradiso di pace popolato da camosci e cervi ma non solo. Qui si intreccia, avvolta nel silenzio, la storia di quasi 23.000 soldati italiani e austroungarici che hanno combattuto le sanguinose battaglie tra il 1917 e il 1918, gli anni roventi della Prima Guerra Mondiale.
Il Grappa è stato un fronte cruciale per la resistenza italiana dopo la tragica disfatta di Caporetto.
Le sue pendici erano diventate piene di piccoli cimiteri e si decise perciò di realizzare un grande Sacrario Militare in cima, a 1776 metri di altitudine: un’opera monumentale costruita tra il 1932 e il 1935 su un progetto di Giovanni Creppi per unire simbolicamente sotto un’unica preghiera coloro che sono stati divisi in battaglia.
Il Grappa è una ferita ancora aperta sui versanti della montagna: le testimonianze che la roccia ha scritto per sempre nella storia di questo luogo sono affidati al silenzio della memoria, alle aquile che sorvolano di tanto in tanto il cielo terso. Il terrore così come la meraviglia sono cose che non possono essere spiegate a parole.
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