Esistono piatti della tradizione che ci fanno sentire sempre a casa. Oggi li troviamo nei menu nelle osterie tipiche ma un tempo erano le ricette anti-spreco delle nonne, deliziose pietanze che creavano attorno a sè un’autentica atmosfera familiare.
Ecco alcuni comfort-food veneti per trascorrere un inverno caldo e accogliente, accompagnato da un calice di Prosecco DOCG.
Sopressa, polenta e funghi
La sopressa è l’insaccato veneto per eccellenza. Rigorosamente tagliato a coltello, è l’antipasto tipico delle osterie trevigiane ma anche un pilastro della tradizione contadina. Proprio come la polenta gialla che, nella stagione dei funghi, una triade perfetta per scaldare i giorni più freddi dell’anno.
Risotto al radicchio lungo di Treviso
Il risotto al radicchio è un vero must della cucina trevigiana: così morbido e cremoso, fa subito pensare alle serate d’inverno in famiglia. Una delle versioni più prelibate è quella che prevede l’uso del radicchio rosso precoce, caratterizzato dal colore rosso carminio e dal classico sapore amarognolo. La sua preparazione è semplice, il sapore intenso di questo ortaggio viene stemperato nella dolcezza del burro e nella mantecatura con il parmigiano. Da provare anche con il twist di qualche striscia di speck.
Involtini di verza
La verza è uno degli ortaggi più versatili e gustosi dell’inverno e tutte le regioni italiane hanno almeno una ricetta che la vede protagonista. Gli involtini di verza alla trevigiana prevedono un ripieno di carne tritata cotta con sale, pepe, aromi con l’aggiunta di un uovo e parmigiano. Il ripieno viene poi avvolto in una foglia di verza sbollentata e passato in forno.
Pinza
La pinza è un dolce tipico che si prepara in occasione della festa dell’Epifania. Il dolce veneto della Befana aveva originariamente ingredienti molto semplici che sono stati poi arricchiti negli anni. Vengono impastati insieme farina bianca, farina gialla, lievito, zucchero e uova con l’aggiunta di fichi secchi, canditi, uva passa e semi di finocchio. Le versioni variano a seconda delle ricette tramandate dalle nonne ma il risultato è una torta morbida e golosa che nel trevigiano accompagna anche i falò benauguranti per l’anno nuovo. In quell’occasione si gusta con un bicchiere di vin brulè.
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