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News15 Febbraio 2024

Tra la storia e le leggende di Casa Bicocchi a Pomarance

La dimora rievoca la vita del XIX secolo nel borgo, affascinando i visitatori con broccati, tappezzeria francese e mistero.
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Il silenzio e il costante vento che spira tra le viuzze degli antichi borghi toscani formano il set perfetto per quelle storie dove aleggia il mistero. Casa Bicocchi, nel cuore di Pomarance, è una testimonianza della vita borghese di campagna tra il Settecento e l’Ottocento ma non solo. Gli arredi imponenti, la ricercatezza dei decori e la sontuosa carta da parati francese raccontano storie che ancora oggi incantano chiunque la visiti.  

Uno spaccato della vita borghese a Pomarance.
La dimora risale al Settecento, epoca in cui venne costruita per volere del capostipite della ricca famiglia Bicocchi, giunto dalla Romagna a Pomarance. Con il passare del tempo la famiglia iniziò a ricoprire importanti incarichi all’interno dell’amministrazione pubblica del comune e il palazzo cominciò ad essere sempre più lo specchio dell’importanza e del prestigio acquisiti. Abitato fino alla prima metà del Novecento, venne poi acquistato dal comune nel 1980 direttamente dall’ultimo discendente.

La casa rappresenta uno spaccato della vita borghese del XIX secolo di una famiglia benestante, religiosa e devota. L’arredamento imponente, la ricercatezza dei decori sui soffitti e la preziosità dei tessuti conferiscono all’ambiente un generale tono di sontuosità e benessere e indicano modi e stili di vita tipici della borghesia di campagna. 

Gli spettri di Casa Bicocchi.
Secondo le storie che aleggiano attorno a questa antica dimora, la stanza è infestata da uno spettro – o più di uno – dato che sono diverse le testimonianze di chi ha sentito rumori e suoni provenienti dalla casa disabitata, in particolare dalla Camera Rossa.
Questa era la camera del vecchio Antonio che quando morì continuò a far sentire la propria presenza alle cameriere che si sentirono portare via le cuffiette e slacciare i grembiuli. Ma non è tutto, perché un’altra leggenda racconta che, in questa camera, venisse spesso rinchiuso un ragazzino – uno dei figli dei Bicocchi. Sarebbe suo il fantasma a suonare il pianoforte sul far della sera e che, durante una gita scolastica, avrebbe provocato una forte corrente di vento – in un momento in cui porte e finestre erano chiuse.

Casa Bicocchi è ora un museo.
La dimora oggi ospita al suo interno la mostra permanente dei Principi Guerrieri, articolata in sei sale che illustrano il periodo dal Paleolitico al Rinascimento. In esposizione si possono ammirare dei reperti di grande pregio, come il “Ciottolo di Lustignano” con l’immagine di un bisonte, una delle più antiche testimonianze di arte preistorica in Toscana, nonché la monumentale stele etrusca di Pomarance.

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